Con l’entrata in vigore della la scorsa Legge di Stabilità, il costo dell’abbonamento RAI è di 90 euro eviene addebitato in 9 rate mensili nella bolletta luce.
Il Canone Rai è dovuto da tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo dotato di sintonizzatore.
Deve essere pagato un solo canone RAI per famiglia, a patto che i familiari risiedano nella stessa abitazione.
Ci sono però dei casi ben specifici che prevedono l’esenzione di questo tributo.
1) Chi non possiede una tv in casa.
I contribuenti titolari di una utenza elettrica residenziale, qualora non possiedano alcun apparecchio televisivo, possono evitare l’addebito del canone Rai 2018 in bolletta.
Per farlo dovranno inviare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate entro una specifica scadenza.
Tale esenzione vale anche per il caso di non possesso di un apparecchio televisivo sia casa di residenza sia nella seconda casa, o altro immobile anche se è intestare di un’utenza elettrica
2) Cittadini con più di 75 anni.
I soggetti che hanno superato la fatidica età di 75 anni ed il cui reddito non supera i 6.713 euro annui, possono essere esentati, esonerati dal pagamento del canone RAI 2018 in bolletta elettrica.
Anche in questo caso sarà necessario presentare l’apposita istanza di esenzione.
3) In caso di seconda casa o di utenza intestata ad altro familiare.
La mancanza di apparecchi tv, dovrà essere comunicata dal contribuente mediante la spedizione di un’autocertifcazione alla RAI, la quale non potrà richiedere nuovamente il pagamento del canone, ma dovrà comunicare ed inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione.
L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione tutti i moduli necessari per presentare le istanze sul proprio sito www.agenziaentrate.gov.it
Il termine per inviare la domanda di esenzione canone RAI 2018 è il 31 gennaio 2018.
Le dichiarazioni inviate tra il 1° febbraio 2018 e il 30 giugno 2018, valgono per l’esenzione II° semestre.
In caso di omesso pagamento del canone Rai la sanzione prevista va da 200 a 600 euro per chi non paga la tassa e sanzione penale se si viola la legge 445 del 2000 sull’autocertificazione, e per questo perseguibile in sede penale.