LA D.A.D.: QUESTA (S)CONOSCIUTA E TUTTE LE SUE CONSEGUENZE
Da più di un anno a questa parte, l’intera istituzione scolastica, dove noi tutti siamo cresciuti, è stata letteralmente messa in panchina, ed in certi casi, addirittura in ginocchio dalla pandemia.
Infatti, a causa delle disposizioni anti contagio, è stata sospesa per un lungo periodo la tradizionale didattica in presenza (o meglio in classe), in sostituzione della quale è stata chiamata in campo la D.A.D..
Se ce lo avessero chiesto nel 2019 nessuno di noi avrebbe saputo dire cosa volesse dire tale acronimo.
Al contrario, oggigiorno non vi è alcuno al mondo, dai piccoli studenti ai nonni, che non sappia che cosa s’intenda per D.A.D.: Didattica A Distanza, ossia da remoto.
In sostanza, possiamo dire che la D.A.D. rappresenti per lo studente l’equipollenza dello “smart-working” per il lavoratore.
Non vi è dubbio alcuno che, la didattica a distanza abbia, ed in particolare nella seconda ondata di pandemia, salvato l’insegnamento, e parallelamente l’apprendimento dei nostri ragazzi. In certi casi, soprattutto in ambito universitario, una larga percentuale di studenti ha addirittura potuto trarre dei vantaggi dalla D.A.D., e dagli strumenti ad essa connessi. Basti pensare, infatti, a quanto abbia agevolato gli studenti-lavoratori l’opzione, concessa da certi atenei, di poter seguire le lezioni a distanza non solo in diretta, ma altresì in differita, e a quanto sia stata più agevole, e senza dubbio più economica, la fruizione delle lezioni in D.A.D. per gli studenti fuori sede.
D’altro canto invece, moltissime famiglie italiane si sono scontrate con questa nuova modalità di insegnamento affrontando problematiche: alcuni non disponevano di una connessione abbastanza potente da poter supportare tale tecnologia, senza provocare un sovraccarico della rete; per alcuni diventava ingestibile la convivenza di figli in D.A.D., e genitori in smart-working; per altri era impossibile accedere a tale strumento in quanto non si disponeva di un idoneo device di supporto o non vi erano le possibilità economiche per permettersi nuovi acquisti.
Sono noti a tutti noi, infatti, gli effetti collaterali che tale pandemia ha provocato sull’economia globale: ovvero una profonda crisi economica e lavorativa.
Molti genitori (nella peggiore delle ipotesi entrambi) si sono trovati, di punto in bianco senza un lavoro, o con una decurtazione dell’orario lavorativo. Tale involuzione ha riversato tragici effetti sull’intera vita familiare, senza risparmiare quella scolastica dei figli, i quali molto spesso non hanno potuto disporre di uno strumento idoneo a consentire la didattica a distanza.
Noi della Lega Consumatori Veneto, non disponendo di una bacchetta magica che possa cancellare il Covid-19, quello che desideriamo fare è lanciare una sorta di salvagente per tutte quelle famiglie che sono state travolte oltre che psicologicamente, anche economicamente dal Covid-19.
A tal fine, segnaliamo a tutti i consumatori che ci leggono, una serie di aiuti varati dalla Regione Veneto a favore delle famiglie che si trovano ad affrontare un periodo di difficoltà economica, e volti a sostenere gli studi dei relativi figli.
Di seguito, indichiamo il link che vi rimanderà al sito della Regione Veneto, dove troverete tutte le informazioni al riguardo:
Regione Veneto-scuola-aiuti-agli-studenti
Ad ogni modo, qualora doveste riscontrare qualsiasi tipo di difficoltà nella presentazione dell’istanza per l’attivazione dei bonus, o voucher a voi spettanti, non esitate a chiedere la nostra assistenza in una delle nostre sedi.
Infine, ci preme ricordare alle famiglie di studenti che, a causa del protrarsi della D.A.D. non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento ai trasporti pubblici (mensile o annuale), è prevista la possibilità di ottenere un RIMBORSO, già dal decorso di 12 mesi dall’emissione del voucher, senza dover attendere la scadenza del termine di validità di 18 mesi (ex art. 88-bis, L. 77/2020).
Augurando a noi tutti di poter tornare il prima possibile ad una vita normale, ed ancor più ai nostri ragazzi di tornare presto in classe, confidiamo che le scuole non abbandonino definitivamente la D.A.D.
Tale strumento, con tutte le enormi potenzialità di cui dispone, rappresenta un valido aiuto per l’intero mondo scolastico, oltre ad esser stato l’ancora di salvezza dell’insegnamento.
ELENA FELTRIN